Non sono mancati gli spunti d’interesse, questa mattina, per i partecipanti al primo dei due panel che il Festival del Giornalismo di Siena ha messo in calendario per la seconda giornata di incontri e dibattiti sulla professione giornalistica: moderato dal giornalista Pino Di Blasio all’interno della sede museale della Contrada Capitana dell’Onda, l’evento dal titolo “Regole e linguaggio del fotogiornalismo. L’uso delle immagini e deontologia giornalistica” ha vissuto la sua parte deontologica con il brillante contributo fornito da Francesco Nocentini, in rappresentanza del Consiglio di Disciplina ODG Toscana e si è poi strutturato grazie alle testimonianze di professionisti del settore fotografico.
Alessandra Cinquemani ha ripercorso la propria ultima esperienza di fotoreporter istituzionale, puntando l’indice sulla “necessità di umanizzare maggiormente - ha detto - il soggetto fotografato, alla ricerca di uno scatto che sia naturale e non in posa”. A seguire le parole di Luca Venturi, ideatore nel 2015 di “Siena International Photo Awards”. “La fotografia non è verità assoluta, è comunicazione di quello che si vuol far vedere” ha dichiarato Venturi, che poi riferendosi a un celebre scatto (“Hardship of Life” di Mehmet Aslan) vincitore dell’edizione 2021 del premio, ha aggiunto: “L’immagine non deve solo documentare, ma anche provare a intervenire su certe dinamiche umane, con l’obiettivo di migliorarle”.
foto credit: festival del giornalismo