Il Mattatoio Comunale di Colle di Val d’Elsa potrà contare su un finanziamento di 250mila euro da parte della Regione Toscana. Un intervento fondamentale che garantirà il rilancio di una struttura strategica per il settore agro-zootecnico e della trasformazione della carne, non solo per la Valdelsa ma anche per il sud della provincia di Firenze e per la parte orientale della provincia di Grosseto.
Il contributo economico è stato reso possibile grazie all'approvazione della seconda variazione al Bilancio di previsione 2025-2027 della Regione Toscana. "Questo finanziamento risponde alle esigenze concrete di allevatori, macellai e aziende di trasformazione del territorio – ha dichiarato Stefano Scaramelli, capogruppo di Italia Viva e vicepresidente del Consiglio regionale –. Una volta rinnovato e correttamente gestito, il mattatoio sarà in grado di macellare giornalmente fino a 500 capi suini e ovini e 60 capi bovini, un risultato importante per tutta la filiera agroalimentare."
Soddisfazione è stata espressa anche da Anna Paris, consigliera regionale del Partito Democratico, che ha evidenziato come l’intervento della Regione rappresenti "una dimostrazione concreta di attenzione verso le imprese agricole e la filiera agroalimentare di qualità." Paris ha ricordato che il progetto di rilancio trae origine dall’interlocuzione avviata già dalla precedente amministrazione comunale, costretta alla chiusura della struttura per problemi di adeguamento agli scarichi delle acque reflue.
Il piano di investimento, quasi totalmente coperto dalla Regione, consentirà di trasformare il Mattatoio di Colle Val d’Elsa in una struttura moderna, sicura e a basso impatto ambientale. "In un momento in cui le filiere corte, la qualità delle produzioni e la sostenibilità ambientale sono al centro delle politiche regionali ed europee – ha aggiunto Paris – tutelare il Mattatoio di Colle significa salvaguardare il lavoro di tanti allevatori e garantire il futuro delle nostre eccellenze agroalimentari."
Il rilancio del mattatoio comunale si inserisce dunque in una più ampia strategia di sostegno alle filiere produttive tipiche della Toscana, con un occhio di riguardo verso l'innovazione e la sostenibilità.