Le organizzazioni sindacali CISL Scuola Siena e FIT-CISL Siena lanciano l’ennesimo allarme sulla situazione del trasporto pubblico scolastico rivolto agli studenti delle scuole superiori, con particolare riferimento a Colle di Val d’Elsa, dove – sottolineano – le criticità si sono aggravate dopo l’introduzione della settimana corta all’Istituto San Giovanni Bosco.
Secondo i sindacati, il problema non è nuovo, ma si sta trasformando in un’emergenza strutturale. «La criticità dei trasporti scolastici è purtroppo una costante che si ripresenta puntualmente ogni anno, ma in questa fase risulta ancora più grave», afferma Gianluca Guttadauro, Segretario Generale CISL Scuola Siena. Il passaggio del San Giovanni Bosco alla settimana su cinque giorni, infatti, «introduce un’ulteriore complessità rispetto al Liceo Alessandro Volta, che mantiene l’organizzazione su 6 giorni», creando una forte disomogeneità che rende ancora più difficile gestire i flussi degli autobus.
A complicare ulteriormente il quadro è il bacino di studenti che ogni giorno raggiungono Colle di Val d’Elsa da diversi comuni limitrofi: Poggibonsi, San Gimignano, Certaldo e Barberino Tavarnelle. Per molti di loro – sottolineano le sigle – i ritardi, le corse insufficienti e i sovraffollamenti rappresentano «un ostacolo serio e quotidiano, che compromette la regolarità della frequenza scolastica e, soprattutto, la possibilità di raggiungere la scuola in modo sicuro e dignitoso».
Una situazione che, secondo le organizzazioni sindacali, si configura come «una vera e propria violazione del diritto allo studio, sancito dalla Costituzione». I disagi, spiegano, incidono sul percorso scolastico degli studenti e sul loro benessere complessivo, andando a toccare anche il diritto alla mobilità, anch’esso considerato fondamentale.
Per questo CISL Scuola Siena e FIT-CISL Siena chiedono l’apertura immediata di un tavolo di confronto che coinvolga tutti i soggetti interessati: Comuni, dirigenti scolastici, Autolinee Toscana, Tiemme e rappresentanze sindacali del settore scuola e trasporti. «Attendiamo un riscontro rapido – afferma la FIT-CISL – perché la situazione non è più sostenibile e richiede una soluzione immediata».
Le sigle concludono auspicando «un dialogo costruttivo che porti a soluzioni concrete e tempestive, per garantire ai nostri studenti condizioni di trasporto adeguate e rispettose dei loro diritti». Il problema, ricordano, coinvolge ogni giorno migliaia di giovani e le loro famiglie ed è ormai improcrastinabile.

