La storia di Hope, la cagnolina accolta dall’Associazione UNA Canile Rifugio di Poggibonsi, è una di quelle che colpiscono il cuore.
Arrivata a fine marzo in condizioni drammatiche, senza quasi più pelle e con evidenti segni di sofferenza, la cucciola era stata probabilmente abbandonata perché ritenuta malata. In realtà, come hanno subito chiarito i primi test, Hope non aveva nessuna patologia grave: solo la pelle da curare e un’anima ferita da tanta crudeltà.
“È giovanissima, bellissima, con incredibili occhi verdi” scrivevano allora i volontari del canile, raccontando la paura e lo smarrimento di questa cagnolina da caccia che forse non era riuscita a “fare il suo lavoro” e per questo era stata scartata. Da subito i volontari si sono presi cura di lei, garantendole cure, affetto e protezione, con la promessa di non lasciarla mai più sola.
Oggi, a distanza di mesi, Hope è guarita fisicamente, ma dentro di sé porta ancora profonde cicatrici emotive. “Ha paura di tutto e di tutti… anzi, ha il terrore” spiegano dall’associazione. Appena sente qualcuno arrivare, corre a nascondersi nella cuccia, unico luogo in cui si sente davvero al sicuro.
È una sfida difficile, quella per restituirle fiducia nel mondo, e i volontari non lo nascondono: “Per noi è una sconfitta vederla così in difficoltà, perché si fida soltanto di noi. Ma continueremo a curarla, sfamarla e coccolarla ogni giorno. Chissà… magari un miracolo arriverà anche per lei”.
La speranza è che, oltre al corpo, possa guarire anche il cuore di Hope. Nel frattempo, l’associazione UNA invita tutti a sostenere il rifugio e a seguire gli aggiornamenti sulla sua storia, simbolo di resilienza e di quanto l’amore possa fare la differenza.