A deliberarlo la Giunta regionale toscana che, nel corso della sua ultima seduta, ha approvato il Documento operativo per la difesa del suolo (DODS), che destina a Comuni, Province e Consorzi di bonifica per le annualità 2025-26-27 un totale di 17.913.919 euro per la progettazione, la realizzazione o il completamento di numerose opere per la difesa del suolo distribuite su tutto il territorio regionale.
In particolare per la provincia di Siena sono state inserite nel DODS due opere per un investimento complessivo di 1.655.000 euro. Questi gli interventi previsti:
- Comune di Abbadia San Salvatore, consolidamento del movimento franoso in via Remedi; finanziamento regionale di 1.405.000 euro.
- Comune di Cetona, ripristino porzione di fognatura, strada e relativo muro di contenimento in via della Piaggiola; finanziamento regionale di 95.776 euro su un importo complessivo di 250.000 euro.
“La difesa del suolo è senza dubbio una priorità per il Governo regionale, lo è stata nei cinque anni appena trascorsi e lo sarà nella nuova legislatura – ha detto il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani – Il contrasto ai cambiamenti climatici è una partita che si gioca su più fronti: dobbiamo certo ridurre le emissioni, ma anche rendere il territorio più resiliente e pronto ad accogliere eventi di portate decisamente maggiori rispetto a quanto eravamo abituati a vivere in passato. Con questo atto forniamo a Comuni, Province e Consorzi i fondi per portare avanti le opere principali di cui ciascun territorio ha bisogno per fronteggiare questa nuova criticità”.
“Proprio perche la crisi climatica porta eventi meteo sempre più estremi e imprevedibili - ha aggiunto l’assessore regionale all’ambiente Monia Monni - provoca fenomeni come frane, alluvioni e dissesto idrogeologico che mettono sotto pressione il nostro territorio generando disagi ma anche vere e proprie situazioni di pericolo per i cittadini. Per questo, mentre da una parte mettiamo in atto strategie di transizione ecologica, dall’altra è indispensabile rendere i territori più resilienti. E in questa logica che si inseriscono gli interventi che oggi finanziamo: opere concrete per la riduzione del rischio, che confermano e dimostrano con i fatti l’impegno della Regione Toscana al fianco dei Comuni e degli enti territoriali per la difesa del suolo e la tutela delle nostre comunità”.

