Gli studenti del Roncalli di Poggibonsi in Tribunale: la 4AAF simula un processo per riflettere sulla legalità

Gli studenti del Roncalli di Poggibonsi  in Tribunale: la 4AAF simula un processo per riflettere sulla legalità
istituto roncalli
Nell'ambito del progetto ''Ciak'', i ragazzi dell’IIS Roncalli di Poggibonsi inscenano un processo per spaccio: un'esperienza educativa per comprendere le conseguenze delle proprie azioni

Diventare adulti”: è questo ciò che i ragazzi della classe 4AAF, Amministrazione Finanza e Marketing dell’IIS Roncalli, unitamente alle due docenti referenti le prof.sse Ritacco Alessandra e Smirne Federica, hanno provato a fare quando hanno accettato la sfida del progetto promosso dall’Associazione Ciak in collaborazione con il Tribunale per i minori di Firenze.

Il progetto “Ciak..simulazione di un processo per evitare un vero processo”, a cui gli studenti hanno preso parte, prevedeva lo svolgimento di quattro diverse fasi: dalla formazione per gli insegnanti referenti a quella dei ragazzi, alla scelta del copione e la simulazione dello stesso dentro una vera e propria aula di Tribunale, ove ognuno con il proprio ruolo è stato chiamato a dare il suo contributo per inscenare un vero e proprio processo.

Pertanto, gli studenti nelle vesti di avvocati, giudici, pm, testimoni, cancellieri, carabinieri e imputati, hanno avuto l’opportunità di vedere da vicino e toccare con mano, in prima persona, un’esperienza giudiziaria e processuale. In particolare, il copione scelto riguardava un caso di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti che, aveva portato all’arresto di quattro studenti minorenni, entro le pertinenze dell’Istituto scolastico, frequentato dai giovani protagonisti di questa triste vicenda.

La scelta del copione ha avuto il fine di permettere ai ragazzi di guardare da vicino le conseguenze di una condotta antigiuridica, come lo spaccio di sostanze stupefacenti, quale realtà sempre più presente tra i giovani della nostra società. L’idea di prendere parte a tale progetto, sostenuta e supportata anche dalla Dirigente Scolastica, Prof.ssa Monica Martinucci, ha rappresentato quindi, per questi giovani un’opportunità di crescita ineguagliabile, ed ognuno ha tratto da tale esperienza un significato unico: crescere è certamente faticoso, si può sbagliare, ma esiste sempre la possibilità di ritornare sulla via della Legalità.

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