Un appuntamento attesissimo, in cui si intrecciano memoria storica, attualità politica e impegno civile, attraverso incontri, dibattiti, musica e testimonianze. Un festival che è diventato nel tempo un presidio culturale nel territorio, in grado di far dialogare generazioni e linguaggi diversi attorno ai grandi temi del nostro tempo. Il programma completo della tre giorni è consultabile sul sito ufficiale montemaggiofestival.org.
Tra gli eventi centrali dell’edizione 2025 spicca l’incontro in programma sabato 7 giugno alle ore 17:30 a Casa Giubileo, dal titolo “Combattere il presente, rivendicare il futuro”, un dialogo tra la filosofa Donatella Di Cesare e il giornalista Alessandro Sahebi, due voci complementari che, da prospettive differenti, indagano con lucidità le trasformazioni del nostro presente.
Viviamo in un’epoca in cui nuove forme di autoritarismo prendono piede sotto sembianze democratiche, mentre si assiste a un progressivo restringimento degli spazi di libertà, di partecipazione e di immaginazione politica. In questo scenario, il confronto tra Sahebi e Di Cesare diventa uno dei momenti più significativi dell’intero festival, perché tocca direttamente il cuore della sua missione: tessere un filo tra la memoria della Resistenza e le resistenze del presente, tra il passato che ci ha generato e il futuro che ci è sempre più negato.
Donatella Di Cesare, docente di Filosofia teoretica alla Sapienza di Roma, è una delle intellettuali italiane più rilevanti a livello internazionale. I suoi lavori, tradotti in numerosi Paesi, affrontano con coraggio e rigore i temi della migrazione, del potere, della violenza e della memoria. Tra le sue pubblicazioni più note: Stranieri residenti, Sulla vocazione politica della filosofia, Il tempo della rivolta e Utopia del comprendere. Di Cesare rappresenta una delle voci più lucide nel denunciare il ritorno di logiche escludenti e repressive, ma anche nel proporre nuove forme di pensiero politico e filosofico per immaginare mondi diversi e futuri possibili.
Al suo fianco ci sarà Alessandro Sahebi, giornalista, attivista e divulgatore, noto per il suo lavoro sulle disuguaglianze, la manipolazione mediatica e le dinamiche sociali nelle piattaforme digitali. Sahebi, seguito da decine di migliaia di persone sui social e voce dissidente nel panorama mediatico contemporaneo, è autore di libri come Questione di classe (Mondadori, 2025) e curatore di Dopo il lavoro (Tlon, 2024). Con il suo podcast Melma, dà spazio a riflessioni taglienti e controcorrente sulla precarietà, sul tempo, sul desiderio di libertà. La sua analisi si concentra sul presente come campo di tensione e di lotta.
“Combattere il presente, rivendicare il futuro” non sarà solo un confronto di idee, ma un invito alla consapevolezza. In un tempo in cui molte delle libertà acquisite sembrano ritrarsi nell’ombra, parlare di resistenza oggi significa mettere al centro il lavoro, la cittadinanza, le nuove forme di controllo e di sfruttamento. Ma anche riscoprire la forza dell’immaginazione politica, l’urgenza di costruire spazi di dissenso e di alternativa.
Un incontro che arriva dritto al cuore del tema del Festival di quest’anno. Perché liberare il futuro significa anche interrogarsi sul presente, sulle strutture di potere che lo governano e sulle possibilità di cambiamento che ancora ci restano.
Il Montemaggio Festival Resistente è organizzato dall’ANPI Valdelsa, con il patrocinio dei Comuni di Monteriggioni, Poggibonsi e Certaldo, in collaborazione con CRI Certaldo, SPI CGIL Siena, Circolo ARCI Buenavista Le Grazie, Società Operaia Mutuo Soccorso Cavallano, Associazione Mosaico, Girografando il Mondo, Amici della Montagnola, Centro Collaterale, Unicoop Firenze Sezione Soci Colle di Val d’Elsa e Poggibonsi.
foto credit: anpi casole d'elsa