Poggibonsi e 31 Comuni della provincia di Siena espongono la bandiera palestinese per la pace

Poggibonsi e 31 Comuni della provincia di Siena espongono la bandiera palestinese per la pace
Pace e solidarietà
Gesto simbolico per chiedere il cessate il fuoco e il riconoscimento di due Stati, condannando ogni forma di violenza e terrorismo

La bandiera della Palestina come affermazione di pace e rispetto dei popoli è stata esposta l’11 agosto in 32 Comuni della provincia di Siena: Abbadia San Salvatore, Asciano, Buonconvento, Casole d’Elsa, Castellina in Chianti, Castelnuovo Berardenga, Castiglione d’Orcia, Cetona, Chianciano Terme, Chiusdino, Chiusi, Colle di Val d’Elsa, Gaiole in Chianti, Montalcino, Montepulciano, Monteriggioni, Monteroni d’Arbia, Murlo, Poggibonsi, Radicofani, Radicondoli, Rapolano Terme, Pienza, San Casciano dei Bagni, San Quirico d’Orcia, San Gimignano, Sarteano, Sinalunga, Sovicille, Torrita di Siena e Trequanda.

Un gesto simbolico e necessario di fronte alla drammatica recrudescenza della violenza contro il popolo palestinese. Il Comune di Poggibonsi richiama le parole dello storico romano Tacito, “Desertum fecerunt et pacem appellaverunt”, per sottolineare come l’azione repressiva di Israele stia assumendo connotati simili.

Le comunità della provincia si fondano sulla tutela delle libertà dei popoli, sul rispetto delle regole umanitarie e sulla promozione della pace, dei diritti umani e della solidarietà. Negli ultimi mesi le istituzioni democratiche hanno ribadito questi principi, anche attraverso il riconoscimento dello Stato di Palestina, e chiedono una forte pressione internazionale per fermare il dramma che vivono bambini, donne e uomini nella Striscia di Gaza.

L’esposizione della bandiera palestinese è insieme un appello per la pace e una condanna di ogni sistema violento nelle relazioni tra i popoli. È un modo per dare voce a un popolo martoriato, rivendicare giustizia e affermare che la pace passa dal riconoscimento urgente di due Stati che convivano nei medesimi territori.

A Gaza non servono fucili e bombe, ma ospedali, scuole e la possibilità per palestinesi e israeliani di vivere e rispettarsi reciprocamente – si legge nel messaggio –. Serve fermare la guerra, disarmare Hamas e smantellare l’organizzazione terroristica. Non si può rispondere all’orrore con altro orrore. Hamas deve sparire e la guerra deve finire”.

Il popolo israeliano ha diritto alla sicurezza e alla pace così come ne hanno diritto i palestinesi. Per questo motivo i Comuni chiedono un cessate il fuoco immediato, aiuti umanitari e il ricorso alla diplomazia, condannando ogni forma di antisemitismo e terrorismo. Il messaggio si conclude con il sostegno a tutti coloro, israeliani e palestinesi, che ogni giorno si battono per la pace, la convivenza e la giustizia: “Esponiamo la bandiera palestinese per chiedere alla comunità internazionale, all’Europa e agli organismi sovranazionali di agire ora. La pace e due popoli, due Stati, è l’unica via percorribile”.

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