Poggibonsi, la leggenda del Sasso Gocciolino tra amori e tradimenti

Poggibonsi, la leggenda del Sasso Gocciolino tra amori e tradimenti
sasso gocciolino
Un racconto avvolto nel mistero che affonda le radici sulle rive dell'Elsa, tramandato nei secoli e legato a un luogo ancora oggi affascinante

C’è un angolo di Poggibonsi in cui storia e leggenda si intrecciano, dando vita a un racconto di passione, gelosia e sangue: è la vicenda del Sasso Gocciolino, tramandata di generazione in generazione.

Secondo quanto riportato in antiche cronache e ricerche locali, tra cui il testo consultabile su Anyflip.com, la storia affonda le sue radici in epoca romana. Si narra che un gruppo di Romani, provenienti da Piteccio, si fosse rifugiato lungo le rive dell’Elsa insieme a Clodia, moglie del condottiero Catilina, e al loro figlio Citacinzaco.

Cresciuto con il desiderio di rivalsa, Citacinzaco divenne figura temuta, tanto che Roma inviò il comandante Tauro per placare la minaccia. Ma il destino prese una piega inattesa: Tauro e Clodia si innamorarono. Nonostante l’opposizione, i due si sposarono.

La notte, però, si tinse di tragedia. Accecato dalla gelosia e dal senso di tradimento, Citacinzaco li uccise entrambi con un pugnale. Fuggì poi in una grotta sulle rive dell’Elsa, dove – racconta la leggenda – le gocce che cadevano dalle stalattiti si tinsero di rosso. Lì, il giovane si tolse la vita.

Il luogo fu chiamato Sasso Gocciolino. Si dice che dalle rocce provenisse un lamento simile a un grido umano e che le stalattiti rimasero per sempre macchiate, come monito di quella tragedia.

Ancora oggi, per chi conosce la storia, il Sasso Gocciolino non è solo un punto geografico, ma un frammento di memoria collettiva, sospeso tra mito e realtà, che continua a evocare emozioni forti e a raccontare, a suo modo, l’anima più antica della Val d’Elsa.

Fonte: Amici di Poggibonsi – “Leggende e racconti popolari della Valdelsa” - Foto di repertorio 

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