Cosa faccia l’amministrazione comunale di Siena per migliorare il trasporto pubblico degli studenti universitari che abitano in città e nella zona senese: questa l’interrogazione presentata durante il Consiglio comunale di oggi, giovedì 16 ottobre, da parte del consigliere Alessandro Masi del gruppo Partito Democratico, cui si è aggiunta anche la consigliera, sempre del gruppo Pd, Giulia Mazzarelli. A rispondere è stato l’assessore alla mobilità e ai trasporti del Comune di Siena, Enrico Tucci.
“Appare utile – ha esordito l’assessore – informare i consiglieri che il Comune di Siena dispone di un quadro completo della distribuzione territoriale e delle esigenze di mobilità degli studenti universitari, grazie alla collaborazione con il Mobility Manager dell’Università di Siena, che periodicamente somministra un questionario dedicato agli studenti e ne trasmette i risultati al Mobility Manager d’Area del Comune”.
“L’Università – ha proseguito Tucci – a fine 2023 ha fornito al Comune di Siena un’indagine molto dettagliata sulle provenienze e le modalità di spostamento della popolazione studentesca, che ha evidenziato come la maggior parte degli studenti scelga di risiedere nelle aree più centrali del territorio comunale. Dall’analisi è emerso infatti che il 56 per cento degli studenti risiede nel Comune di Siena, il 18 per cento in altri Comuni della provincia e il 26 per cento fuori provincia. All’interno del territorio comunale, il 44 per cento vive nel centro storico, il 16 per cento nei quartieri immediatamente limitrofi, come San Prospero, Ravacciano e Valli, e il 21 per cento nei quartieri periferici, tra cui Acqua Calda, Petriccio e San Miniato, mentre la restante parte è distribuita tra le frazioni e altre zone del centro abitato. Tra i Comuni vicini, le presenze più significative si registrano a Monteriggioni, che accoglie il 22 per cento degli studenti domiciliati fuori Siena, seguita da Poggibonsi con il 15 per cento e Colle di Val d’Elsa con il 13 per cento. Il questionario ha inoltre messo in luce un’elevata propensione all’uso del trasporto pubblico urbano: il 63 per cento degli studenti utilizza regolarmente l’autobus cittadino, anche in combinazione con altri mezzi. Le linee più frequentate risultano essere quelle che collegano il centro città con il policlinico e la zona di San Miniato, utilizzate dal 69 per cento degli intervistati, seguite dai cosiddetti ‘Pollicini’, scelti dal 19 per cento degli studenti”.
“Sulla base dei risultati di questa indagine – ha spiegato l’assessore –, nel corso del 2024 sono stati attuati una serie di interventi concreti. In particolare, è stata sottoscritta una convenzione tra il Comune di Siena, l’Università di Siena, l’Università per Stranieri, l’Azienda Regionale per il Diritto allo Studio e Autolinee Toscane per l’attivazione di un abbonamento urbano agevolato rivolto agli studenti. Inoltre, i dati raccolti hanno orientato la programmazione dei potenziamenti del servizio urbano, con l’istituzione della nuova linea S11 piazza Gramsci, Fornacelle (a integrazione della linea S04) e della linea S16 Scotte, piazza del Sale, entrambe pensate per migliorare la connessione tra i principali poli universitari e le aree residenziali più frequentate dagli studenti. Successivamente l’Università ha somministrato un nuovo questionario rivolto agli studenti e al proprio personale”.
“Una volta disponibili i risultati di questa ulteriore indagine – ha concluso l’assessore Enrico Tucci – il Comune, di concerto con l’Università, valuterà l’opportunità di adottare nuove misure o di aggiornare quelle già in corso, al fine di migliorare ulteriormente la mobilità universitaria e la sostenibilità degli spostamenti”.
Il consigliere Alessandro Masi (Partito Democratico), che ha illustrato l’interrogazione, ha replicato: “Mi considero insoddisfatto perché, per prima cosa, sul tema del trasporto notturno e degli orari semi-festivi e festivi non ho avuto risposta. Accanto al tema dell’alloggio, credo che quello del trasporto sia uno degli aspetti e degli obiettivi per il quale in questa città dobbiamo lavorare di più, per favorire gli studenti universitari e la popolazione giovane, perché possano vivere l’ateneo e la città non solo come momento per lo studio e per le lezioni, ma anche come momento di scambio e di crescita. Va garantita infatti l’accessibilità della città rispetto agli abitanti e ai giovanissimi. Oltretutto viviamo in un momento storico, e penso ai pendolari e anche a chi viaggia su distanze maggiori, nel quale si comincia a valutare un uso più attento delle automobili: non soltanto per la sostenibilità ambientale, ma prima di tutto per la sostenibilità economica. Le famiglie devono quindi trovare adeguate soluzioni per muoversi con il servizio pubblico. Il Comune deve trovare dunque soluzioni, facendo attenzione sotto il profilo dei dati, ma investendo anche di più nel contratto di servizio con Autolinee Toscane, per dare risposte a cittadini, giovanissimi e studenti”.

