È stato vandalizzato nella notte tra venerdì 9 e sabato 10 maggio un manifesto 6x3 affisso da Rifondazione Comunista – Federazione di Siena in via Don Minzoni a Siena, nell’ambito di una campagna di comunicazione avviata nel mese di maggio contro l’aumento delle spese militari.
L’affissione, regolarmente pagata per una durata di 15 giorni, era visibile anche nel territorio di Poggibonsi e faceva parte di una più ampia azione di sensibilizzazione avviata attraverso social media e manifesti pubblici. Al centro della campagna, la contrarietà del partito alla proposta di destinare 800 miliardi di euro al riarmo, definita “una sciocchezza” dal livello provinciale del partito.
Secondo quanto riportato da Rifondazione, il manifesto sarebbe stato reso irriconoscibile da ignoti, un gesto che il partito condanna con fermezza, definendolo un atto vile e intimidatorio.

«Probabilmente non saranno stati d’accordo con il contenuto – si legge nella nota – oppure non tollerano il nostro simbolo in bella mostra. O forse entrambe le cose».
Il partito, tuttavia, rilancia la propria presenza sul territorio e annuncia che continuerà a diffondere i propri messaggi e simboli in città e in tutta la provincia.
«All’opinione pubblica, e anche a questi vigliacchi, diciamo chiaramente che non ci fermeremo».